mercoledì 30 novembre 2016

Rubrica #ULAGO: UN LIBRO ATTRAVERSO GLI OCCHIALI



Si sa, da tempo immemore gli "occhiali" sono simbolo di intellettualità come se avere un problema alla vista è una questione da "intellettuali"; ma comunque, quale migliore termine di "occhiali" può rievocare l'intellettualità di un buon libro? 
Avere "intelletto" vuol dire sapersi adattare all'ambiente che ci circonda, e chi se non gli insegnamenti di un libro ci aiutano ad adattarci, a rielaborare e a vivere meglio nel mondo?

Ma comunque oltre questo, ho deciso di aprire questa rubrica come una sorta di "book talk" per parlare e recensire determinati libri che mi hanno particolarmente colpito e mi hanno segnato in maniera incisiva e lo farò attraverso "i miei occhiali" per analizzarli da un mio punto di vista personalissimo con gli occhiali non solo fisici, ma anche e soprattutto mentali.


martedì 29 novembre 2016

Perché mai dovremmo etichettarci? // EAD n. 3

Cosa vuol dire essere "pro etichette": l'importanza sociale del linguaggio e della familiarità è contro le discriminazioni di ogni tipo.


Prima di iniziare il post vero e proprio, vorrei che leggeste questa testimonianza di Chimamanda Ngozi Adichie. 


DISCLAIMER: Il materiale qui immediatamente sotto riportato non è di mia proprietà, dunque tengo a precisare il mio intento è semplicemente quello di RIPROPORLO per farlo arrivare a più persone possibili. Ciò che ho fatto è soltanto di averlo messo per iscritto, per coloro che vogliono più velocemente leggere piuttosto che vedere il video, su cui sono comunque attivabili i sottotitoli in italiano. Il materiale che vi propongo è di proprietà della TED.
Buona lettura!

sabato 26 novembre 2016

STOP FATPHOBIA


Come già sapete, uno degli intenti del mio blog è abbattere con l'educazione e la cultura qualsiasi tipo di discriminazione, e il bodyshaming è una parte delle discriminazioni a cui noi tutti siamo sottoposti. 
In particolar modo voglio concentrarmi sul fatshaming, E NO perché credo che lo thinshaming non esista, ma perché credo che secondo gli standard sociali statisticamente il fatshaming è ha livelli molto più alti del thinshaming, di cui me ne occuperò comunque dato che fa tanto schifo quanto il fatshaming; oltre il fatto che è le più alte percentuali sono delle donne, perché il corpo della donna per natura è stato creato per contenere più massa grassa, ma ovviamente ciò non vuol dire che gli uomini ne siano esenti. Questo post è dunque rivolto a tutti, di ogni genere e di ogni età!
Trovo questo discorso di questa attivista australiana particolarmente interessante e soprattutto, inspiratorio. Non scordatevi mai, di essere ciò che decidete di essere senza alcun condizionamento sociale. 

venerdì 25 novembre 2016

L'arte di essere fragili // Giacomo Leopardi // USUA n.2

Ciao a tutti, al rapporto è Olivetta!
Benvenuti in un nuovo post per la rubrica USUA in cui il mio è intento è quello di farvi conoscere il mio punto di vista su autori in generale, perché anche questa volta si parla di un autore che sono certa conoscerete, ma che mi dispiace che non ve lo abbiano fatto conoscere in una veste più positiva.
Il fatto che sottolineo "positiva" vi fa pensare a qualcuno? Talaltro lo pubblico di venerdì proprio perché di venerdì questo autore nacque.
Ebbene sì, oggi ho intenzione di parlarvi di Giacomo Leopardi e per parlarvi di lui, mi farò aiutare uno scrittore che da poco ha pubblicato un libro su di lui, così dopo che il mio post, potrete ampliare la vostra conoscenza: il libro in questione è di Alessandro D'Avenia e si intitola "L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita".

domenica 20 novembre 2016

"Non ho bisogno dello psicologo!" // EAD n. 2

Perché esistono gli stereotipi sui psicologi e gli stigma sulle malattie mentali?

Lo ammetto, scrivo questo post perché sono di parte oltre perché ritengo sia giusto educare e sensibilizzare riguardo questa cosa; siccome ho sempre sognato di diventare psicologa, da sempre mi sono ritrovata con lo stereotipo dello psicologo come colui che "cura i pazzi", alimentato senza dubbio dai film e dai vari media. Dai, è storica la figura cinematografica del "psichiatra pazzo", ma vi vorrei far accorgere che qui siamo nella vita reale e non in un film della Warner Bros. 
Tornando seria, da amante della psicologia, il modo in cui la figura dello psicologo è considerata, è una tematica a cui tengo parecchio. 
Tempo fa, la scintilla che ha fatto scoccare la mia arrabbiatura, sempre rimanendo in tema con questa sorta di "condizionamento mediatico" da cui voglio iniziare a parlare per ampliare il mio discorso, è stato aver scoperto un libro, di cui non dirò il nome per evitare asti (tanto di questo genere, non è l'unico), che ha una visione deliberatamente discriminatoria nei confronti della figura dello psicologo. Ovviamente per scarso interesse, non ho letto questo libro ma ho letto solo le recensioni in cui è stato messo in risalto questo problema; il mio intento non è quindi promuovere il pregiudizio dicendovi di saltare a conclusioni affrettate quando vi parlano gli altri di qualcosa, ma mettere in risalto questo tema e non parlarvi del libro stesso o giudicarlo in alcun modo: dimenticatevi che la scintilla sia un libro e concentratevi sul mio parlar dello stereotipo.


giovedì 17 novembre 2016

La paura è un peccato // Oriana Fallaci // USUA n.1

Ciao, io sono Olivetta e sono un po' emozionata di aprire finalmente ufficialmente e concretamente questa mia rubrica con il primo post.
Essendo italiana e amante della scrittura, non potevo presentarvi per prima un'autrice che mi sta molto a cuore, una toscana e scrittrice di nome Oriana Fallaci. Scriverò di lei sia in quanto autrice di libri e articoli di giornale che della sua stessa vita, che spero continuerà ad ispirarmi e ispirare gli altri che l'hanno a cuore.
Nonostante lo scopo di questa rubrica sia sostanzialmente quello di farvi conoscere facce nuove, e dubito che ci sia qualcuno che nemmeno per "sentito dire" non conosca Oriana, ma non si sa mai, ci tengo a fare arrivare la sua ispirazione a tutti.


Devo ammetterlo, fino a pochi mesi fa facevo parte della schiera di coloro che la conoscevano solo per fama e sentito dire, ennesimo motivo per cui ho deciso di inaugurare questa rubrica con lei, poiché purtroppo non mi avevano fatto conoscere le sue opere a scuola (secondo me il programma scolastico della letteratura dovrebbe rimediare subito!) ma fortunatamente, ho avuto il piacere di conoscerla grazie all'iniziativa del Corriere della Sera, a cui lei stessa qualche tempo fa lavorava come giornalista, di istituire una collana a lei dedicata, con tutti i suoi libri.
Sono stata folgorata grazie al primo, che mi ha spinto a conoscerla meglio, che ho deciso quasi solo per caso di acquistare: "La paura è un peccato, lettere di una vita straordinaria".
Ma prima, vi parlo in breve di lei con di seguito la trama del libro.


mercoledì 16 novembre 2016

L'importanza del PROPRIO voto

Cosa c'è di così spregevole nel non cambiare nulla? #iovotoNo
Trovo invece spregevole l'astensionismo

Il primo articolo della Costituzione italiana, afferma che l'Italia è una Repubblica democratica e la cui sovranità appartiene al popolo. 
Nonostante il fatto che la sovranità appartiene al popolo, in Italia sussistono tutt'oggi episodi di astensionismo dal voto, basti vedere la situazione che si è creata all'ultimo referendum che riguardava le trivelle, e da cinque anni siamo in "dittatura bianca"; sono gli argomenti su cui voglio porre la vostra attenzione con questo post. 

domenica 13 novembre 2016

I capelli corti non sono abbastanza femminili?

Il mio inno ai capelli corti. 

Non potevo immaginare che nel 2016, con tutta questa parità che si sta raggiungendo, esistessero persone che credono ancora che "i capelli corti non siano abbastanza femminili". Dato che ce ne sono e purtroppo anche chi dovrebbe essere esperto in materia lo crede, c'è un grande bisogno di questo post. 

Hai i capelli corti e ti senti femminile? Benissimo, SEI FEMMINILEHai i capelli lunghi e ti senti maschile? Benissimo, SEI MASCHILEHai i capelli corti e ti senti maschile? Benissimo, SEI MASCHILEHai i capelli lunghi e ti senti femminile? Benissimo, SEI FEMMINILEHai i capelli lunghi o corti o qualsiasi altro e ti senti genderqueer, agender o androgin*? Benissimo, SEI CIÒ CHE SCEGLI DI ESSERE e la tua identità, riguarda solo te stesso.

giovedì 10 novembre 2016

Rubrica #USUA: UNA SETTIMANA, UN AUTORE

Con questo post di inaugurazione, voglio farvi conoscere l'idea di una rubrica che mi è venuta in mente mentre pensavo a come migliorare i "servizi" offerti dal mio, ancora giovane, blog. 
La rubrica in questione, come potete leggere nel titolo, si chiama "Una settimana, un autore" abbreviato per immediatezza lessicale "USUA" e come già avrete capito, sarà settimanale e tratterà per ogni post di un autore a cui sono particolarmente affezionata che deciderò arbitrariamente di volta in volta.

lunedì 7 novembre 2016

L'antifemminismo è così socialmente inaccettabile?

L'Occidente vi ha mangiato il cervello quindi arriva il "femminismo" dal metodo cristiano

Non avrei immaginato che a così poca distanza di tempo avrei scritto un altro post sul femminismo, ma se lo faccio vuol dire che c'è altro e tanto bisogno di parlare di questa tematica e delle diverse problematiche collegate ad essa.
Innanzitutto, per capire bene cosa intendo io per "antifemmismo" vi consiglio di leggere questo articolo "Davvero serve ancora il femminismo?" che ho scritto precedentemente. 
Personalmente credo che la parola "antifemminismo" è così socialmente inaccettabile perché avete paura della differenza e preferite discutere con persone che la pensano uguale a voi, ma così vi avviso che non permettete al vostro pensiero di svilupparsi e approfondirsi, o a cosa servirebbe il confronto altrimenti?

sabato 5 novembre 2016

Cosa vuol dire demisessuale // EAD n.1

LA SESSUALITÀ' DEI SENTIMENTALI: come vivere l’erotismo solo in particolari condizioni affettive e romantiche.


Penso che se siete capitati in questo post e siete interessati, avete avuto il sentore di poter essere demisessuali oppure conoscete qualcuno che lo sia o pensate che lo sia, o semplicemente volete sapere qualcosa in più riguardo questo tipo di sessualità.
Essendo stata scoperta da meno tempo rispetto alle altre, capita che è poco accettata o poco creduta ed è difficile che una persona si riconosca o riconosca gli altri come 'demisessuali', motivo per cui il mio intento è quello di spronarvi a parlarne se vi rivedete o conoscete qualcuno che può rivedersi in tutto ciò poiché spesso ci si sente meglio quando ci si può identificare in una etichetta; grazie ad esse ci si sente meno diversi e soli e finalmente parte di qualcosa oppure, oppure può capitare che non ci si voglia identificare proprio così da non sentirsi ingabbiati e anche in questo non c'è nessun problema!
L'importante è che alla fine del percorso di conoscenza della propria sessualità, ci si senta bene con se stessi e inoltre essere più coscienti del proprio orientamento sessuale e di come esso possa differire dall'orientamento del partner può aiutare a facilitare le comunicazioni ed eliminare i malintesi.