mercoledì 28 dicembre 2016

Tutto è cominciato con un topo // Walt Disney // USUA n. 4

Ciao a tutti, al rapporto è Olivetta!
Mi è dispiaciuto tantissimo non avervi accompagnato nelle scorse due settimane con la mia rubrica USUA per vari contrattempi, ma finalmente eccomi qui anche più presto delle altre volte!
Questa settimana, tempo di feste natalizie non poteva mancare un personaggio che riempie le televisioni dei bimbi con i suoi film d'animazione, ovvero oggi voglio parlarvi di Walter Disney, meglio conosciuto come Walt Disney! Ricevevo come regalo le videocassette dei suoi cartoni sin da piccola quindi non posso non dire che faccia parte di un'ampia fetta della mia vita e mi ha accompagnato a costruire parte di ciò che sono oggi. 
E voglio parlarvi di lui perché mentre l'altro giorno guardavo in TV "Mary Poppins", ho irrimediabilmente pensato a quanto tutt'oggi sia aspramente criticato quando invece dovrebbe essere apprezzato poiché ha creato un sogno, realizzando il suo dando così l'esempio, per tutti i bimbi del mondo che non morirà mai.

lunedì 26 dicembre 2016

Qual è davvero il femminismo?

Perché il femminismo non è reversibile all'egualitarismo, ma chi è l'"egualitario"?

Eccomi con un'altro post sul femminismo. "Chi disprezza, compra" direte voi. E in effetti sì, nonostante non è mai stato mai il mio intento disprezzare un movimento così ampio se non il modo in cui "certe persone" lo portano avanti, motivo per cui, dato che oggi voglio parlare del femminismo in sé come ideologia e no come movimento, del mio punto di vista che non ha la pretesa di essere l'unico giusto, ma soltanto uno dei tanti che ci sono, ed è giusto che ci siano perché non si andrebbe da nessuna parte se nessuno imparasse dall'altro, questa volta sarò più pacata; proprio perché pensato come flusso di coscienza, non avrà eccessive formattazioni nel testo, che di solito uso per farvi concentrare e riflettere su determinate frasi, per essere il più fluido possibile. 
Il femminismo, che io voglio vedere dal punto di vista dell'attivismo è un argomento che mi ossessiona e appasiona così tanto che mi riduco anche alle 3 di notte a leggere i più svariati articoli su di esso per capirci ancora meglio qualcosa. È normalissimo, lo so! Ma bando alle ciance, ora iniziamo.

giovedì 22 dicembre 2016

C'è qualcuno lì fuori?

Fortunatamente, nel mondo esistono delle associazioni no profit con l'intento di aiutare, di dire ‘NOI CI SIAMO PER TE’, le persone che hanno bisogno anche solo di conforto.
Già sapere che esistano, credo faccia sentire meglio perché si può intuire che NESSUNO è COMPLETAMENTE SOLO e che si deve chiedere aiuto in situazioni di difficoltà.


martedì 20 dicembre 2016

Fallen - Lauren Kate // ULAGO n. 1

Purtroppo per la settimana scorsa è saltato l'appuntamento con la rubrica "USUA" poiché Olivetta è stata davvero impegnata, così per scusarmi e farvi un regalino, ho deciso di scrivere questo post iniziando un'altra rubrica, la rubrica "ULAGO" ovvero "Un libro attraverso gli occhiali".
Spero che con Olivetta potrete sentirvi al più presto!
Ma bando alle ciance adesso, incominciamo!

Non potevo che cogliere l'occasione dell'uscita del film per parlarvi di questo libro, libro che in realtà è una saga composta da 4 libri più 2 spin-off.



La saga in questione è "Fallen" di Lauren Kate, e i libri continuano con "Torment", "Passion" e "Rapture". Fra di essi sono state pubblicate le novelle/short stories in "Angels in the Dark" e fra il penultimo e l'ultimo "Fallen in Love". In Italia il 12 gennaio, segue all'appello "Unforgiven".

domenica 18 dicembre 2016

È più pesante l'elefante o la farfalla? // Grassofobia

La grassofobia non esiste? Mh, magari!

Non è il primo post che faccio sulla grassofobia quindi prima di iniziare, vi rimando a questo mio precedente post su questo argomento, con l'utilissima testimonianza di una persona seria come Kelli Jean Drinkwater anche per farvi capire di cosa vi parlerò qui: grazie se ne terrete conto, vi informo che in base alle vostre preferenze, c'è sia il video sottotitolato in italiano, oltre il testo sempre in italiano che vi ho riportato. 
Essenzialmente vi sintetizzo, la "grassofobia" è la "paura del grasso", paura che ha come conseguenza la discriminazione e derisione delle persone grasse.

giovedì 15 dicembre 2016

La sapiosessualità è snob? // EAD n. 5

No, è semplicemente una forte attrazione erotica per l'intelligenza.

Vi avevo chiesto nel post della demissessualità qui sul blog, e mi avete risposto con un sondaggio su Twitter, in cui vi chiedevo quale argomento vi sarebbe interessato avessi trattato, scegliendo la "sapiosessualità" come tematica, quindi eccomi qui a cercare di spiegarvela.


Da un punto di vista sociale, se andaste su "Urban Dictionary" per il significato di "sapiosexual", trovereste che per molti definirsi "sapiosessuale" vuol dire dichiararsi contro lo "status quo" della propria cultura quando si considera "superficiale" perché l'aspetto esteriore prevarica sul resto, nelle persone.

martedì 13 dicembre 2016

L'aborto non è un metodo contraccettivo

Quando essere contro l'aborto è socialmente inaccettabile e il perché dell'esistenza degli obiettori di coscienza.

So già che verrò odiata dalla maggior parte delle persone che leggeranno questo post, ma poco mi importa dato che lo scopo, almeno da parte mia, non è quello di generare odio, se volete farlo voi siete liberi di farlo, ma quello di analizzare il fenomeno da un punto di vista sociale, per quanto, data la delicatezza, ciò è umanamente ammissibile. 
Vi chiedo quindi se prima di saltare a conclusioni affrettate, nonostante sia un argomento difficile da affrontare, leggeste il post fino in fondo prima di capire da quale parte della bilancia la mia idea sta.
Premetto dicendo che ovviamente parlo di aborto volontario e consenziente e che non è assolutamente mia intenzione giudicare nè chi lo pratica e nemmeno chi non lo pratica, incolpare nè chi è favorevole e nemmeno chi non lo è, ma vi parlo soltanto per esprimere la mia idea ed accendere un confronto di matrice sociale più che etica, perché ognuno di noi si occupa della propria etica.


venerdì 9 dicembre 2016

Credo nella gentilezza degli sconosciuti // Lana Del Rey // USUA n. 3

Ciao a tutti, al rapporto è Olivetta!
Benvenuti in un nuovo post per la rubrica USUA!

Sono consapevole di essere un po' in ritardo ma tranquilli, non è perché mi ero dimenticata di voi!


Questo, rispetto agli altri post, ha un cambio di rotta sia come tipologia di autore che come paese di provenienza: oggi ho intenzione di parlarvi di Lana Del Rey, una delle mie cantanti così preferite che fa parte della TOP THREE.

mercoledì 7 dicembre 2016

1. Anna Karenina di Lev Tolstoj // #ZIAM

Titolo - Anna Karenina
Scrittore - Lev Tolstoj
C.E. (ita) - Einaudi
P.D.V. - Terza persona
Genere - Classico
Pagine - 887


“Tutte le famiglie felici si assomigliano fra loro, ogni famiglia infelice è infelice a suo modo”.  La tragica passione di Anna, sposata senza amore a un alto funzionario, per il brillante, ma superficiale, Vronskij. Parallelamente la vita di campagna di Levin, che vive per raggiungere la sua amata Kitty.

lunedì 5 dicembre 2016

Rubrica #ZIAM: I commenti di zia Am

Come potete vedere nei bottoncini social nella barra di lato, ho un account GoodReads (eccolo qui linkato per i più pigri) in cui raccolgo tutte le mie letture di sempre. È stato proprio questo social a farmi appassionare alle recensioni dei libri.
"Recensione" però mi sembra una definizione troppo pomposa per definire quello che penso riguardo ai libri che leggo, perché non ne avrei nemmeno le competenze adatte per farlo, per questo motivo preferisco chiamarli "commenti". Da qui arriva il nome della rubrica ovvero "I commenti di zia Am"; zia Am perché zia fa riferimento ad una figura dolce non solo in ambito parentale, quante volte da piccoli vi è capitato di chiamare "zia" una amica dei vostri genitori? E poi Am da Amelia, non perché Amelia sia il mio vero nome ma perché ugualmente a "zia", lo trovo un nome dolcissimo: il tutto abbreviato nei tag in "ZIAM" (unendo zia + am) Ma quanto sono creativa?!.

sabato 3 dicembre 2016

Ur so gay and u didn't even like...p*nis // EAD n. 4

No, non sono diventata omofoba di colpo, il verso nel titolo fa parte di una canzone di Katy Perry, l'ultimo di preciso, "Ur so gay" di un bel po' di anni fa, derivante da una delusione d'amore a cui poi si fa riferimento a tutti i "difetti" dell'uomo in questione che lo rendono "femminile".
Ora come ora sarebbe socialmente inaccettabile (giustamente) e no perché si "offende" una persona (purtroppo, intendo che se si offende un omosessuale la gente non si indigna perché è considerata come una persona, ma solo perché la considera come "omosessuale") ma viene vista come offesa per la comunità gay, nonostante parli del maschio metrosessuale, altro termine parecchio omofobo, che non c'entra per nulla col maschio omosessuale.

venerdì 2 dicembre 2016

Reading Habits TAG n.1: Cosa faccio mentre leggo?

Heilà, come state?
Girando per i vari blog letterari mi hanno sempre affascinato questi "TAG" con domanda&risposta, ed eccone uno, il primo qui in arrivo sul mio blog da YT, che ho deciso di fare perché queste domande mi intrigano particolarmente! Non sarà l'ultimo, quindi non vedo l'ora di trovarne altrettanti di divertenti e anzi...se ne avete da consigliare, potete tranquillamente spammarli nei commenti!
In questo post voglio parlarvi di cosa faccio mentre leggo, il tag si chiama infatti "reading habits" ovvero "abitudini da lettura" e l'ho trovato nel canale di matteo fumagalli che a sua volta lo ha trovato da spiccycullen! (Cliccando sui nomi potete arrivare ai loro video!)
Bene, direi che è l'ora di iniziare!

mercoledì 30 novembre 2016

Rubrica #ULAGO: UN LIBRO ATTRAVERSO GLI OCCHIALI



Si sa, da tempo immemore gli "occhiali" sono simbolo di intellettualità come se avere un problema alla vista è una questione da "intellettuali"; ma comunque, quale migliore termine di "occhiali" può rievocare l'intellettualità di un buon libro? 
Avere "intelletto" vuol dire sapersi adattare all'ambiente che ci circonda, e chi se non gli insegnamenti di un libro ci aiutano ad adattarci, a rielaborare e a vivere meglio nel mondo?

Ma comunque oltre questo, ho deciso di aprire questa rubrica come una sorta di "book talk" per parlare e recensire determinati libri che mi hanno particolarmente colpito e mi hanno segnato in maniera incisiva e lo farò attraverso "i miei occhiali" per analizzarli da un mio punto di vista personalissimo con gli occhiali non solo fisici, ma anche e soprattutto mentali.


martedì 29 novembre 2016

Perché mai dovremmo etichettarci? // EAD n. 3

Cosa vuol dire essere "pro etichette": l'importanza sociale del linguaggio e della familiarità è contro le discriminazioni di ogni tipo.


Prima di iniziare il post vero e proprio, vorrei che leggeste questa testimonianza di Chimamanda Ngozi Adichie. 


DISCLAIMER: Il materiale qui immediatamente sotto riportato non è di mia proprietà, dunque tengo a precisare il mio intento è semplicemente quello di RIPROPORLO per farlo arrivare a più persone possibili. Ciò che ho fatto è soltanto di averlo messo per iscritto, per coloro che vogliono più velocemente leggere piuttosto che vedere il video, su cui sono comunque attivabili i sottotitoli in italiano. Il materiale che vi propongo è di proprietà della TED.
Buona lettura!

sabato 26 novembre 2016

STOP FATPHOBIA


Come già sapete, uno degli intenti del mio blog è abbattere con l'educazione e la cultura qualsiasi tipo di discriminazione, e il bodyshaming è una parte delle discriminazioni a cui noi tutti siamo sottoposti. 
In particolar modo voglio concentrarmi sul fatshaming, E NO perché credo che lo thinshaming non esista, ma perché credo che secondo gli standard sociali statisticamente il fatshaming è ha livelli molto più alti del thinshaming, di cui me ne occuperò comunque dato che fa tanto schifo quanto il fatshaming; oltre il fatto che è le più alte percentuali sono delle donne, perché il corpo della donna per natura è stato creato per contenere più massa grassa, ma ovviamente ciò non vuol dire che gli uomini ne siano esenti. Questo post è dunque rivolto a tutti, di ogni genere e di ogni età!
Trovo questo discorso di questa attivista australiana particolarmente interessante e soprattutto, inspiratorio. Non scordatevi mai, di essere ciò che decidete di essere senza alcun condizionamento sociale. 

venerdì 25 novembre 2016

L'arte di essere fragili // Giacomo Leopardi // USUA n.2

Ciao a tutti, al rapporto è Olivetta!
Benvenuti in un nuovo post per la rubrica USUA in cui il mio è intento è quello di farvi conoscere il mio punto di vista su autori in generale, perché anche questa volta si parla di un autore che sono certa conoscerete, ma che mi dispiace che non ve lo abbiano fatto conoscere in una veste più positiva.
Il fatto che sottolineo "positiva" vi fa pensare a qualcuno? Talaltro lo pubblico di venerdì proprio perché di venerdì questo autore nacque.
Ebbene sì, oggi ho intenzione di parlarvi di Giacomo Leopardi e per parlarvi di lui, mi farò aiutare uno scrittore che da poco ha pubblicato un libro su di lui, così dopo che il mio post, potrete ampliare la vostra conoscenza: il libro in questione è di Alessandro D'Avenia e si intitola "L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita".

domenica 20 novembre 2016

"Non ho bisogno dello psicologo!" // EAD n. 2

Perché esistono gli stereotipi sui psicologi e gli stigma sulle malattie mentali?

Lo ammetto, scrivo questo post perché sono di parte oltre perché ritengo sia giusto educare e sensibilizzare riguardo questa cosa; siccome ho sempre sognato di diventare psicologa, da sempre mi sono ritrovata con lo stereotipo dello psicologo come colui che "cura i pazzi", alimentato senza dubbio dai film e dai vari media. Dai, è storica la figura cinematografica del "psichiatra pazzo", ma vi vorrei far accorgere che qui siamo nella vita reale e non in un film della Warner Bros. 
Tornando seria, da amante della psicologia, il modo in cui la figura dello psicologo è considerata, è una tematica a cui tengo parecchio. 
Tempo fa, la scintilla che ha fatto scoccare la mia arrabbiatura, sempre rimanendo in tema con questa sorta di "condizionamento mediatico" da cui voglio iniziare a parlare per ampliare il mio discorso, è stato aver scoperto un libro, di cui non dirò il nome per evitare asti (tanto di questo genere, non è l'unico), che ha una visione deliberatamente discriminatoria nei confronti della figura dello psicologo. Ovviamente per scarso interesse, non ho letto questo libro ma ho letto solo le recensioni in cui è stato messo in risalto questo problema; il mio intento non è quindi promuovere il pregiudizio dicendovi di saltare a conclusioni affrettate quando vi parlano gli altri di qualcosa, ma mettere in risalto questo tema e non parlarvi del libro stesso o giudicarlo in alcun modo: dimenticatevi che la scintilla sia un libro e concentratevi sul mio parlar dello stereotipo.


giovedì 17 novembre 2016

La paura è un peccato // Oriana Fallaci // USUA n.1

Ciao, io sono Olivetta e sono un po' emozionata di aprire finalmente ufficialmente e concretamente questa mia rubrica con il primo post.
Essendo italiana e amante della scrittura, non potevo presentarvi per prima un'autrice che mi sta molto a cuore, una toscana e scrittrice di nome Oriana Fallaci. Scriverò di lei sia in quanto autrice di libri e articoli di giornale che della sua stessa vita, che spero continuerà ad ispirarmi e ispirare gli altri che l'hanno a cuore.
Nonostante lo scopo di questa rubrica sia sostanzialmente quello di farvi conoscere facce nuove, e dubito che ci sia qualcuno che nemmeno per "sentito dire" non conosca Oriana, ma non si sa mai, ci tengo a fare arrivare la sua ispirazione a tutti.


Devo ammetterlo, fino a pochi mesi fa facevo parte della schiera di coloro che la conoscevano solo per fama e sentito dire, ennesimo motivo per cui ho deciso di inaugurare questa rubrica con lei, poiché purtroppo non mi avevano fatto conoscere le sue opere a scuola (secondo me il programma scolastico della letteratura dovrebbe rimediare subito!) ma fortunatamente, ho avuto il piacere di conoscerla grazie all'iniziativa del Corriere della Sera, a cui lei stessa qualche tempo fa lavorava come giornalista, di istituire una collana a lei dedicata, con tutti i suoi libri.
Sono stata folgorata grazie al primo, che mi ha spinto a conoscerla meglio, che ho deciso quasi solo per caso di acquistare: "La paura è un peccato, lettere di una vita straordinaria".
Ma prima, vi parlo in breve di lei con di seguito la trama del libro.


mercoledì 16 novembre 2016

L'importanza del PROPRIO voto

Cosa c'è di così spregevole nel non cambiare nulla? #iovotoNo
Trovo invece spregevole l'astensionismo

Il primo articolo della Costituzione italiana, afferma che l'Italia è una Repubblica democratica e la cui sovranità appartiene al popolo. 
Nonostante il fatto che la sovranità appartiene al popolo, in Italia sussistono tutt'oggi episodi di astensionismo dal voto, basti vedere la situazione che si è creata all'ultimo referendum che riguardava le trivelle, e da cinque anni siamo in "dittatura bianca"; sono gli argomenti su cui voglio porre la vostra attenzione con questo post. 

domenica 13 novembre 2016

I capelli corti non sono abbastanza femminili?

Il mio inno ai capelli corti. 

Non potevo immaginare che nel 2016, con tutta questa parità che si sta raggiungendo, esistessero persone che credono ancora che "i capelli corti non siano abbastanza femminili". Dato che ce ne sono e purtroppo anche chi dovrebbe essere esperto in materia lo crede, c'è un grande bisogno di questo post. 

Hai i capelli corti e ti senti femminile? Benissimo, SEI FEMMINILEHai i capelli lunghi e ti senti maschile? Benissimo, SEI MASCHILEHai i capelli corti e ti senti maschile? Benissimo, SEI MASCHILEHai i capelli lunghi e ti senti femminile? Benissimo, SEI FEMMINILEHai i capelli lunghi o corti o qualsiasi altro e ti senti genderqueer, agender o androgin*? Benissimo, SEI CIÒ CHE SCEGLI DI ESSERE e la tua identità, riguarda solo te stesso.

giovedì 10 novembre 2016

Rubrica #USUA: UNA SETTIMANA, UN AUTORE

Con questo post di inaugurazione, voglio farvi conoscere l'idea di una rubrica che mi è venuta in mente mentre pensavo a come migliorare i "servizi" offerti dal mio, ancora giovane, blog. 
La rubrica in questione, come potete leggere nel titolo, si chiama "Una settimana, un autore" abbreviato per immediatezza lessicale "USUA" e come già avrete capito, sarà settimanale e tratterà per ogni post di un autore a cui sono particolarmente affezionata che deciderò arbitrariamente di volta in volta.

lunedì 7 novembre 2016

L'antifemminismo è così socialmente inaccettabile?

L'Occidente vi ha mangiato il cervello quindi arriva il "femminismo" dal metodo cristiano

Non avrei immaginato che a così poca distanza di tempo avrei scritto un altro post sul femminismo, ma se lo faccio vuol dire che c'è altro e tanto bisogno di parlare di questa tematica e delle diverse problematiche collegate ad essa.
Innanzitutto, per capire bene cosa intendo io per "antifemmismo" vi consiglio di leggere questo articolo "Davvero serve ancora il femminismo?" che ho scritto precedentemente. 
Personalmente credo che la parola "antifemminismo" è così socialmente inaccettabile perché avete paura della differenza e preferite discutere con persone che la pensano uguale a voi, ma così vi avviso che non permettete al vostro pensiero di svilupparsi e approfondirsi, o a cosa servirebbe il confronto altrimenti?

sabato 5 novembre 2016

Cosa vuol dire demisessuale // EAD n.1

LA SESSUALITÀ' DEI SENTIMENTALI: come vivere l’erotismo solo in particolari condizioni affettive e romantiche.


Penso che se siete capitati in questo post e siete interessati, avete avuto il sentore di poter essere demisessuali oppure conoscete qualcuno che lo sia o pensate che lo sia, o semplicemente volete sapere qualcosa in più riguardo questo tipo di sessualità.
Essendo stata scoperta da meno tempo rispetto alle altre, capita che è poco accettata o poco creduta ed è difficile che una persona si riconosca o riconosca gli altri come 'demisessuali', motivo per cui il mio intento è quello di spronarvi a parlarne se vi rivedete o conoscete qualcuno che può rivedersi in tutto ciò poiché spesso ci si sente meglio quando ci si può identificare in una etichetta; grazie ad esse ci si sente meno diversi e soli e finalmente parte di qualcosa oppure, oppure può capitare che non ci si voglia identificare proprio così da non sentirsi ingabbiati e anche in questo non c'è nessun problema!
L'importante è che alla fine del percorso di conoscenza della propria sessualità, ci si senta bene con se stessi e inoltre essere più coscienti del proprio orientamento sessuale e di come esso possa differire dall'orientamento del partner può aiutare a facilitare le comunicazioni ed eliminare i malintesi.

lunedì 31 ottobre 2016

STOP BODYSHAMING

Quante volte in TV si vedono persone, anche inesperte, che parlano di obesità e sovrappeso? 
Potete dirmi 'eh beh? dov'è il problema?' Benissimo, ve lo spiego subito. 
Nessuno mai parla di anoressia, di bulimia e le loro varie forme che insieme all'obesità sono TUTTE e tre malattie soprattutto mentali poiché ciò che accade al corpo, è semplicemente una conseguenza. 
Non voglio fare la complottista ovviamente, ma sapete perché non ne parlano? Perché a loro non frega niente della salute della gente, interessa solo che per l'occhio sociale comune è più facile accettare una persona magrissima, seppur malata, che una persona obesa.

venerdì 28 ottobre 2016

Davvero serve ancora il femminismo?

Perché credo che il femminismo non funzioni più come una volta e debba essere cambiato in antifemminismo


Mi è capitato spesso di essere fraintesa quando affermavo di essere antifemminista ed essere catalogata semplicemente come 'idiota e cattiva' perché non appoggiavo il femminismo. Un po' quando si dice che si è femministe e l'interlocutore pensa ad un cane rabbioso. Ma di quale femminismo stiamo parlando?
Fortunatamente il resto delle volte, purtroppo ancora poche, mi è stato chiesto realmente il mio parere e se state leggendo questo post, vuol dire che interessa saperlo anche a voi.

Innanzitutto credo che il femminismo sia una gran cosa, almeno se usato nella maniera giusta.
Una delle prime cose che mi fanno torcere il naso è che all'interno dello stesso movimento femminista non si sappiano bene i confini definiti, o non ci sarebbe stato il bisogno di avere più ondate, e il più delle volte ci si attiene semplicemente alla definizione presente sul dizionario, che è in ogni caso ben poco rispetto all'ampia realtà sociale e letteraria presente negli studi su di esso. Tutto questo meccanismo porta ovviamente ad attaccarsi fra stesse femministe perché si arriva a rinnegare il femminismo dell'altra. Quante volte vi è capitato sentir dire 'tu non sei una vera femminista!'? Eh, ma il femminismo non significa accettare le scelte delle donne? Sia che esse vengano canonicamente appoggiate (ad esempio la scelta di non depilarsi) o che non siano canonicamente appoggiate (la donna che decide di essere casalinga)? Non parlo di opportunismo perché quello è un concetto che rientra nell'essere d'accordo sulle opinioni personali e non sulle scelte di vita, ma di principi condivisi che devono essere alla base del movimento come la tolleranza. L'empatia. Il riuscire ad accettare che l'altra persona abbia fatto delle scelte diverse dal proprio ideale di 'normalità'. 
Anche nel caso in cui una donna decide di definirsi antifemminista, di certo bisogna partire dal presupposto che non va contro se stessa.

giovedì 27 ottobre 2016

Rubrica #EAD: EDUCAZIONE ALLA DIVERSITÀ

Con questo post d'inaugurazione, voglio spiegarvi l'idea sia di questa rubrica che dà avvio al blog in generale, poiché ne è una parte di un proposito più ampio.


La rubrica in questione, come leggete dal titolo si chiama "Educazione alla diversità" e ha come scopo di creare cultura proponendo l'uguaglianza di genere, di razza, di sessualità, psichica e fisica per evitare nel possibile qualsiasi episodio di discriminazione, prendendo quindi il punto di vista della diversità come una risorsa più che come un ostacolo.

Non è una rubrica che segue un ordine preciso come quello settimanale o magari mensile, ma scriverò di volta in volta i post scegliendo quale tematica per il momento preferisco approfondire di più. 

Per capire quali sono i post, dato che il blog non si occupa solo di questo, che si occuperanno specificatamente di questo argomento, nel titolo inserirò "EAD n.*" oltre che ovviamente il TAG da cui sono facilmente reperibili.

Spero che l'idea vi piacerà e che mi seguirete piacevolmente!